Pensioni 2025, ecco cosa rischi se guadagni poco (e cosa devi fare il prima possibile)

In un mondo del lavoro sempre più flessibile, il part-time è una scelta allettante, ma quali effetti ha sulla pensione futura puoi avere?

In un mondo del lavoro sempre più flessibile, la scelta del part-time può sembrare allettante per molti, ma quali sono le implicazioni per la tua futura pensione? In Italia, il passaggio al part-time è una scelta che può avere diverse motivazioni, dalla necessità di curare un familiare a quella di dedicare più tempo a sé stessi.

banconote da 50 euro
Cosa rischi se guadagni poco? – cartadelrischio.it

Tuttavia, questa decisione non è priva di conseguenze, soprattutto in termini di contributi pensionistici. La legge italiana prevede diverse forme di part-time, ma è fondamentale essere consapevoli di come queste possano influenzare il calcolo della pensione.

Cosa devi sapere sulle pensioni se guadagni poco

La legge n. 178 del 30 dicembre 2020 ha chiarito che non vi è differenza tra part-time orizzontale e verticale ai fini dell’anzianità lavorativa, ma il nodo cruciale rimane la retribuzione. Per essere riconosciuti ai fini pensionistici, i periodi di lavoro part-time devono garantire una retribuzione annuale che superi una determinata soglia, altrimenti i contributi verranno calcolati in maniera proporzionale, rischiando di allungare significativamente il percorso verso la pensione.

moente e sveglia
Cosa devi sapere sulla legge a riguardo – cartadelrischio.it

La situazione si complica ulteriormente per chi, lavorando part-time, non raggiunge il minimo di retribuzione giornaliera stabilito dall’Inps. Questo aspetto è cruciale non solo per la pensione ma anche per altre prestazioni come la Naspi. La retribuzione settimanale minima per il 2025 è stata fissata in 241,36 euro, con un limite annuale di 12.550,72 euro.

Guadagnare meno di questa soglia significa accumulare meno settimane contributive rispetto a quelle effettivamente lavorate, costringendo il lavoratore a prolungare il periodo lavorativo per raggiungere i requisiti minimi per la pensione.

Cosa fare se si guadagna poco lavorando part-time? La situazione non è senza speranza, ma richiede attenzione e, talvolta, azioni proattive. Per chi si trova sotto la soglia minima, esistono opzioni come il riscatto degli anni di lavoro part-time o i contributi volontari. Queste soluzioni possono aiutare a colmare il gap contributivo, ma è importante considerare attentamente il loro costo e valutare se rappresentano la scelta migliore per la propria situazione finanziaria e lavorativa.

In conclusione, lavorare part-time può offrire una maggiore flessibilità e bilanciamento tra vita lavorativa e personale. Ma è essenziale essere informati sulle possibili ripercussioni sulla futura pensione. Pianificare con anticipo, informarsi sulle proprie opzioni e, se necessario, consultare un esperto possono fare la differenza nel garantire una pensione adeguata, senza spiacevoli sorprese. La previdenza sociale è un tema complesso, ma con le giuste informazioni e scelte, è possibile navigarlo con successo.

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